FANTASIE, BALLI E RICERCARI DEL ‘500
Musica di Da Milano, Da Ripa, Capirola, Dalza, Spinacino, Laurencini di Roma, Alfonso Ferrabosco, Giovanni Girolamo Kapsberger
Liuto a 7 ordini secondo il modello Wendelio Venere, Padova 1592, da Nico van der Waals, 2005
I contemporanei lo chiamavano "il divino": Francesco da Milano era il liutista più ammirato nel '500, non solo in Italia ma anche all' estero. La sua musica è conservata in 36 manoscritti e 58 stampe.
Il seguente racconto del contemporaneo M. Descarte de Ventemille descrive l'effetto della potenza musicale di Francesco da Milano sugli ascoltatori durante un banchetto:
"Tra i tesori di cose rare, che erano state colà preparate per il piacere degli eccezionali e nobili ospiti, apparve anche Francesco da Milano – un uomo che aveva raggiunto la pienezza nell'arte del liuto, se questo è veramente possibile. I tavoli furono sparecchiati. Lui se ne scelse uno e, come se volesse intonare le corde, si sedette al tavolo per trovare il tema per una fantasia. L'aria non era stata ancora toccata dalle oscillazioni dei primi tre accordi, che gli ospiti ammutolirono. Dopo aver, in questo modo, attirato l'attenzione degli ascoltatori, proseguì con incredibile abilità e portò sublimemente le corde allo struggimento, facendo languire ad uno ad uno gli astanti in una piacevole malinconia, grazie al modo particolare con cui faceva parlare le corde con le sue dita. Gli ascoltatori sembravano aver perso ogni capacità di percezione tranne quella dell'udito, quasi che l'intelletto avesse abbandonato gli organi del senso e si fosse ritirato tutto negli orecchi. Credo che saremmo ancora là se lui stesso non avesse – non so come – dolcemente cambiato il suo modo di suonare e riportato così i sensi là, dove egli li aveva rubati, lasciandoci sbalorditi come se ci fossimo risvegliati dall'estasi."